Tutta la vita davanti

Pensavate che qualcuno mi avesse richiamato, dopo mesi di lancio del curriculum a chicchesssia e che la mia carriera togliesse tempo al blog?! Ebbene no. Sono stata impegnata ad elemosinare lavoro a destra e a manca. Credete che l’abbia trovato e che sia tornata qui per allietarvi con pettegolezzi sui colleghi? Levatevi quel sorriso ebete dalla faccia. Non è successo nulla di tutto ciò, sappiatelo. Sono ancora disoccupata. L’incarnazione della crisi. Ho Tutta la vita davanti, ma nel senso che gli ha dato Virzì.

Ho mandato curriculum per qualsiasi tipo di lavoro. Ho escluso solo le categorie: badante, baby sitter, accompagnatrice, ballerina di lap dance, call center di telemarketing, colf, sicurezza armata, procacciatori di affari per agenzie immobiliari. A quanto pare sono pretenziosa.

Io e la mia inutile laurea ci troviamo a competere sul mercato del non-lavoro con diciannovenni del cazzo, mezze nude, che non sanno parlare italiano, ma strascicano un lessico strano in un romanesco a dir poco grezzo, e non studiano. Perchè oggi ho scoperto che chi studia è penalizzato.
All’ennesimo colloquio-buffonata, mi hanno detto:
“Ah, ma lei studia?! Ma se lavora poi come fa a studiare?!”
Cos’è adesso gli sfruttatori si preoccupano per gli sfruttati? Da quando si prendono in considerazione le esigenze della plebe? E poi, scusate tanto ma secondo voi, io l’affitto come dovrei pagarlo? Vendendo le mutande usate su e-bay?

Quindi niente, alla fine ho avuto una crisi nervosa. Al millesimo lefaremosapere, mi è scesa una lacrima. Forte e chiara. Una sola. Per tirarmi su di morale, sono entrata in una libreria.
Ho vagato senza meta per un pò. Ho trovato un paio di libri che ho nella mia lista dei desideri di Anobii. Mi sono lasciata ipnotizzare dalle foto delle guide turistiche, mentre Charlie Chaplin sorrideva dal muro alle mie spalle. Avevo trovato il mio limbo in cui credevo che nessuno mi avrebbe potuto disturbare. Una stronzata. I coglioni arrivano ovunque.

Mentre guardavo le foto sulla guida per Dubai, sento uno al banco informazioni:
Scusi non riesco a trovare La coscienza di Zeno. Ho un dubbio, ma, è di Pavese?
Io mi giro di scatto.
Il tizio al banco alza la testa.
Lo guarda sconvolto.
Mi guarda sconvolto.
Lo guardo sconvolta.
Mi giro e me ne vado.

Sono tornata a casa con il tram. Un’ora di tram. Non mi sentivo propensa ad imboccare anche il tunnel della metro. Avevo bisogno di vedere che la città non è quella delle cartine del sito dell’atac e che i percorsi non necessariamente sono imposti. Roma me lo doveva! E poi, non ho pagato il biglietto!

Charlie Chaplin

11 pensieri su “Tutta la vita davanti

  1. Ci sono dei momenti di scoramemto in queste giornate di questa cavolo di vita..soprattutto quando occorre poi combattere contro chi infila la storia di Zeno nella bibliografia di Pavese (depressione totale!!!!).., e la cosa più triste ancora è avere la certezza che qualcun altro non conosce neppure l’esistenza di Svevo…
    Beati i nostri studi. Non ci hanno probabilmente ripagato molto … ma almeno avremo la capacità di non dar disgusto al commesso della libreria 😉
    In bocca al lupo

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    • Ci sono giorni decisamente troppo amari 😦
      Beati i nostri studi che qualche soddisfazione riescono a darcela, anche se..non proprio quella desiderata!
      Oggi ho un altro colloquio-buffonata. L’in bocca al lupo servirà!
      Crepiiiiiii!! 😉

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  2. sei tornata EHIIIIIII è tornataaaaa 😀 ok….dopo questa emozione…e 2 macigni che mi chiudono gli occhi mi fiondo a letto..domani leggo con più attenzione e faccio un commento degno di me 😀

    e inoltre: NON PROVARE PIU’ AD ABBANDONARMI!!!!! il tuo angolo nel web è una delle mie dosi antidepressive lavorative…mica me la vorrai togliere 😦 e poi ormai…te vojo bene assaje 😀

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    • allora….ecco il commento serio (oddio…serioso va :D)
      innanzitutto…ti ci vedevo bene come badante….perchè hai escluso quest ricerca??? 😀
      e comunque io l’ho sempre detto che fa male studiare…era solo mia madre che non era daccordo…ma vabbè… parlando più o meno seriamente, io quando ho cercato di cambiare ditta la prima volta (ovvero 7 anni fa…) mi sono spesso sentita dire che mi serviva invece un cavolo di pezzo di carta (la laurea) e mi facevano complimenti su complimenti perchè lavoravo e studiavo nello stesso momento (ndr….ho poi abbandonato l’università…ma questi sono dettagli 😀 ). Continua a cercare…prima o poi sta cazzo di crisi finirà..siamo usciti pure da quella del 1929….vuoi non uscire da questa??? 😉

      ma io dico Pavese???? ma lo sanno tutti che la coscienza di Zeno è di Leopardi 😀 😀 😀
      vabbè…non potevo finire il commento senza una cazzata no??? 😉
      bentornata guru!!!!

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      • Ahahahahahah! Saretta! Per fortuna ci sei tu a tirarmi su di morale. Si può dire che siamo terapeutiche l’una per l’altra! Almeno mi sento utile, un pò! 😉
        Ieri pensavo alla crisi del ’29. Ormai ci leggiamo nel pensiero!

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  3. Ti stavo per consigliare di chiedere nelle librerie, ma forse avresti un’altra crisi di nervi.
    Però se ne devono sentire di belle al banco informazioni..
    Non ti demoralizzare, arriverà questo benedetto lavoro, arriverà.

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    • Già fatto. Ho mandato curriculum a tutte le librerie di Roma indicizzate da google, più o meno un mese fa. Conservo gelosamente le mail automatiche di risposta in cui mi ringraziano della mia candidatura spontanea. Sotto potrebbero aggiungerci una risata diabolica e il “tanto non ti chiameremo mai”. Almeno sarebbero onesti!
      Speriamo che il lavoro arrivi al più presto, altrimenti devo iniziare davvero a vendere le mutande su e-bay!!

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  4. Aiuto!!! La scenetta in libreria è scandalosa!!! Dimmi che è una gag!!
    Comunque pure a me è successo di chiedere l’autore: non trovando “La ragazza che giocava con il fuoco” in mezzo ai libri di Larsson, sono stato assalito dal dubbio che non l’avesse scritto lui. In effetti spesso faccio confusione con i nomi degli autori contemporanei…
    Ma cacchio…Italo Svevo…pure io che l’ho odiato mi ricordo cosa ha scritto…
    Per quanto riguarda il lavoro…quanto ti capisco 😦

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