A Natale posso. O almeno così dicono.

Caro Babbo Natale della minkia,

dato che oggi ce l’ho con il mondo, senza un apparente valido motivo, ho deciso di sfogarmi su di te, non si sa mai, mi dovessi sentire meglio e tu dovessi rivelarti utile al mondo!
Allora, ricominciamo.

Caro Babbo Natale della minkia,

innanzitutto benvenuto nell’angolo delle umili richieste di MikelAlice. Ora, noi due dobbiamo parlare di quello che ti ho detto l’anno scorso. Dato che sei palesemente un cretino con problemi di memoria, era questa la mia letterina.
Premesso che sei arrivato con il tuo regalo con quasi un anno di ritardo, quindi sorvoliamo sul fatto che in pratica, me lo sarei potuto partorire da sola un uomo normale. Ti ringrazio per non avermi abbandonata a me stessa e alla mia capacità innata di attirare gente del cazzo.

A questo punto passiamo alle cose serie. Dato che i miei capelli sono indecenti e tu te ne freghi, la mia attuale convivenza è perfetta e per gli esami mi sto sbattendo io, a te non resta che cercare di rendermi normale. Potresti iniziare con queste piccole richieste:

  • un contenitore per la mia curiosità del cazzo che fa più danni che altro;
  • togliermi la facoltà di parola, o in alternativa regalarmi un cervello funzionante (lo so che ci stavi pensando da un pò, ma purtroppo per te, non è contemplata l’opzione smettere di scrivere);
  • sviluppare le mie capacità comunicative, che a quanto pare, in determinati ambiti, lasciano a desiderare;
  • allestire in un angolo a caso della mia stanza, un dispenser di pazienza a cui chiunque, donne, uomini, animali o insetti potranno attingere senza sosta, (con una corsia preferenziale per il Controllore e per le vecchie razziste).

Sappi che per una questione di fiducia smisurata nelle tue capacità, ho quasi smesso di insultare gli alberi di Natale. Infondo, il Natale ha così tanta roba da insultare che non vorrei trovarmi coinvolta nel paradosso della troppa scelta.

Quest’anno sarebbe gradito un intervento più tempestivo. Insomma, non vorrei mai stressarti, lavoratore instancabile che non sei altro, però se muovessi il tuo grasso culo bianco prima di ottobre prossimo, ne sarei contenta. Anche perchè, se continuo di stò passo mi tocca rinviarti la lettera dell’anno scorso, e stiamo sempre allo stesso triste punto!

Vabbè, vado a cercare qualcun altro da insultare. Buone feste a te, renne e folletti vari.

Ps So per certo che il punto 2 attirerà la tua attenzione in modo particolare, ma prima di fare danni, sappi che mi riferisco solo a determinate discorsi collegati a determinati ragionamenti, che a quanto pare sono comprensibili solo a me.  Cerca di non peggiorare le cose. Cretino!

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